L’alluce valgo consiste in una patologia a carico delle cinque ossa lunghe che compongono l’avampiede (complesso di ossa metatarsali), con una deformazione dell’articolazione metatarso-falange
Tale malattia è responsabile di frequenti infiammazioni e borsiti, a seguito dell’attrito con le calzature
L’alluce valgointeressa un’ampia percentuale della popolazione, con prevalenza nel sesso femminile e nella fascia d’età che va dai 40 ai 60 anni.
I fattori che determinano lo sviluppo o meno della patologia sono molteplici:
- morfologia del piede
- stato di lassità dei legamenti articolari (se il legamento è lasso vuol dire che avrà una tensione ridotta)
- presenza di avampiede addotto (quando cioè la parte anteriore del piede tende a girarsi verso l’interno)
- componente genetica
- traumi o uso prolungato di calzature scorrette
- malattie infiammatorie o neurologiche
Per una corretta diagnosi bisogna valutare la presenza di iperostosi (ispessimento del tessuto osseo) ed infiammazioni, accompagnate da un esame radiografico preferibilmente con il piede sotto carico
La correzione per l’alluce valgo viene dapprima tentata in modo conservativo e quindi, in caso di insuccesso, affrontata chirurgicamente
Può esistere un metodo di chirurgia tradizionale, che consiste in un’incisione tale da effettuare un osteotomia (taglio dell’osso e successivo riallineamento) ed una rimozione delle parti molli. Accanto a questa tecnica si sta sempre più affermando la chirurgia mini invasiva (MIS), che consiste in una correzione chirurgica interessante il minor numero di strutture ossee, articolari / tendinee e cutanee
La MIS si avvale di strumentari di minima con il chirurgo che effettua una o più mini incisioni atte a consentire un’osteotomia regolabile attraverso la fluoroscopia (ossia uno strumento in grado di acquisire le immagini delle ossa del piede in tempo reale).
L’intervento si esegue tramite anestesia locale ed in day hospital; presenta inoltre vantaggi notevoli quali ad esempio scarsa invasività con conseguente conservazione dei tessuti, tempi operatori ridotti, minor dolore e minime complicazioni post operatorie, risultato funzionale ed estetico ottimale e periodi di recupero decisamente ridotti.
Il paziente operato oltre ad essere dimesso immediatamente dopo l’intervento è già in grado di camminare, anche sotto carico, indossando una specifica scarpa post-chirurgica con suola piana e dura; le medicazioni necessarie andranno effettuate ogni due settimane.